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dalla bicicletta in poi...

fanciullezza e adolescenza
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              ....come un bambino
                alle prime pedalate,
                      reggilo, eccolo, tienilo cosi', adesso tiene
          uniti la terra e il cielo dell'estate
              non sbanda piu', vince, e' in equilibrio,
                               vola via.
___________________________________         Pierluigi Cappello, poeta

Questa immagine è sicuramente presente nel vissuto di ogni genitore:
l'emozionante momento in cui, tolte le rotelle della bicicletta, il proprio bambino procede da solo, prende equilibrio e sicurezza, si allontana, un po' impacciato e insicuro, ma comunque felice e autonomo, via via esultante !!!
Non puo' essere una metafora del rapporto educativo?

Reggere e dare fiducia, incoraggiare e sostenere con affetto il proprio figlio per poi,
man mano, lasciarlo andare: che percorra la propria strada in crescente autonomia,
che affronti la vita con le inevitabili cadute, imprevisti, gioie ed entusiasmi,
soddisfazioni e delusioni. Un genitore deve essere d'aiuto nel momento del bisogno,
ma deve anche sapere farsi da parte quando il suo sostegno
rischia di diventare un intralcio,una zavorra.
Troppa protezione puo' diventare soffocante, generare insicurezza, scarsa autostima.

Crescere è anche perdere la strada e ritrovarla, o sceglierne un'altra, forse piu' accidentata e  impegnativa, senza scoraggiarsi, con  il desiderio di andare avanti,
con la voglia di seguire un proprio progetto di vita,
di credere in quello che si fa e che si ama.

Come puo' un genitore aiutare un figlio a diventare un adulto autonomo,
appassionato, consapevole, sereno (una persona serena non è una persona che non ha problemi, ma che sa affrontarli)?

Educare è un'arte straordinaria, appagante e impegnativa, a volte un po' stressante: richiede attenzione ,disponibilità, pazienza, una buona dose di buon senso, di capacità creativa e tanto entusiasmo.

Come fare ?
Senza entrare nel merito di avvalorate teorie psico-pedagogiche,
è bene limitarsi a qualche piccolo suggerimento, pochi spunti di riflessione
par coltivare BUONE ABITUDINI QUOTIDIANE,
utili a creare in famiglia un clima favorevole al benessere di genitori e figli.

CONDIVISIONE dei  PASTI: mangiare è un atto ricco di significati che vanno
ben oltre al semplice soddisfacimento fisiologico, ma la complessità
e i ritmi stressanti della vita quotidiana pongono grandi limiti
all'adozione di buone abitudini nel consumo del cibo.

Quando possibile, sarebbe bene iniziare la giornata seduti insieme intorno
ad una tavola ben apparecchiata, imbandita con cibo sano, latte, miele,
yogurt, cereali , pane, frutta: tutto cio' non solo apporta tutti i nutrienti necessari
ad affrontare una giornata impegnativa, ma predispone anche psicologicamente, consolidando i rapporti affettivi, favorendo il senso di sicurezza
di bambini e ragazzi in un clima accogliente e armonioso.

Purtroppo spesso la prima colazione viene cosumata in fretta,
con l'orologio che incalza e impone i suoi ritmi impietosi.
Cerchiamo almeno di approfittare dei giorni di festa
e di qualsiasi occasione possibile per goderci questo rito mattutino!

Forse l'unico momento in cui molte famiglie possono riunirsi insieme a tavola
è quello della cena. Sfruttiamolo  per condividere un buon pasto equilibrato
e di qualità (legumi, cereali, verdure, carni bianche, pesce, frutta,pochi grassi)
in un clima piacevole, raccondandoci i fatti della giornata, scherzando e discutendo anche, guardandoci negli occhi, sorridendo, confrontando idee ed esperienze, mantenendoci disponibili al dialogo, ad una comunicazione aperta, empatica,
prestando attenzione alle emozioni, alle opinioni, a tutti i messaggi verbali
e non verbali che i figli ci mandano.(banditi  cellulari e televisione, anche per gli adulti!).

Coinvolgere i figli - a seconda delle rispettive età - nella preparazione del pasto, allestimento tavola, riordino, li fa sentire partecipi di un  qualcosa di condiviso,
dà un senso di appartenenza, aiuta a capire che nulla è dovuto o dato per scontato,
e che una convivenza civile e affettuosa si basa sul reciproco rispetto,
attenzione, disponibilità ..

Questo vale anche per il graduale coinvolgimento nelle attività domestiche
(riordino cameretta, giocattoli, zaino, accudimento oggetti personali)
sempre ovviamente con equilibrio e serenità, calibrando impegni
e responsabilità a seconda dell'età e NON DEL SESSO!.

Un altro piccolo consiglio per introdurre una BUONA ABITUDINE in famiglia
riguarda il movimento e la vita all'aria aperta. Sarebbe bene trascorrere
almeno un'ora al giorno all'aperto, camminando, andando in bicicletta,
giocando liberamente al parco o al campetto con gli amici.

Una vita sedentaria non è salutare e sono sempre troppe le ore che bambini
e ragazzi trascorrono inchiodati davanti a uno schermo(televisione,computer,cellulare)
e in ambienti chiusi.

Noi adulti, per mancanza di tempo, per comodità o per consuetudine spesso non trasmettiamo il piacere di una sana attività all'aria aperta .

Spesso accompagnamo i figli a scuola o in palestra in automobile,
 quando potremmo evitarlo, utilizzando la bicicletta o andando a piedi,
condividendo sani momenti di rigenerazione fisica e affettiva.

Il piacere del camminare si acquisisce sin da piccoli,
e diventa una piacevole abitudine che ti accompagna nella crescita,
quando già ragazzo sceglierai di percorrere a piedi
quelle poche fermate di autobus per raggiungere gli amici
o di farti una bella pedalata tonificante e liberatoria
invece di accendere il motorino.


 
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